Urban search and rescue – VF Gianluigi Mainella
Il Vigile del Fuoco in ogni occasione, dedica anima e corpo per tutti coloro che sono in difficoltà!Orgoglioso di esserlo –
Ho scelto di diventare Vigile del Fuoco dal primo giorno in cui ho messo piede nelle scuole centrali antincendio per prestare il servizio militare nel lontano 1993. Sono stato discontinuo per dieci anni e nel 2004 passando poi vigile permanente e l’amore e la passione per la mia missione è continuata negli anni.
Sono entrato negli USAR MEDIUM nel 2011. La selezione per me, come per il resto della squadra, è avvenuta per meriti e professionalità dimostrata nel corso degli anni. Ogni elemento ha una qualità, professionalità ma soprattutto una gran voglia di svolgere sempre meglio questa missione!
Siamo equipaggiati con una tuta intera, che facilita la vestizione, soprattutto l’entrata e l’uscita in maceria. Usiamo mezzi di trasporto 4×4 scarrabilli per avere accesso a siti anche in situazioni ambientali estreme.
Per fare parte della squadra USAR MEDIUM ci si sottopone al corso regionale di due settimane per poi continuare l’aggiornamento con i re-training periodici per testare tecniche e attrezzature nuove. La maggior parte del personale ha delle specializzazioni che vanno dall’esperto NBCR (rilevazioni sostanze pericolose) , strutturista, saf, esperto in tecniche di primo soccorso sanitario (tpss), autista, ecc..
Nel team USAR MEDIUM io sono responsabile con altri elementi, della logistica – le attrezzature da lavoro devono essere sempre efficienti – campo base e automezzi, che stazionano all’interno della sede dove si presta servizio ordinario. Inoltre presto la mia opera come soccorritore penetratore in maceria, come tanti altri della mia squadra dove sono previste turnazioni e rotazioni di lavoro.
Oltre agli interenti sul territorio romano ho operato durante il terremoto di Amatrice, Norcia, Camerino e nel crollo di Torre Annunziata, dove le persone estratte erano purtroppo decedute.
L’intervento al terremoto di Ischia, è stato molto faticoso, ma gratificante; dopo aver passato tutta la notte e la mattina seguente a scavare con le mani … abbiamo recuperato i tre bambini vivi!
Ma il dramma di Rigopiano ha lasciato un segno indelebile e doloroso nei miei ricordi. La neve era tantissima, il tragitto per arrivare all’hotel è stato estenuante e ci sono volute più di dieci ore, mezzi e personale VVF a piedi, tagliando con le motoseghe gli alberi lungo il tragitto per aiutare la turbina a farci strada.
Arrivati in prossimità dell’hotel, lo scenario era impressionante: una distesa di neve, dove già erano presenti residui di arredamento e in lontananza si poteva osservare parte del tetto dell’hotel che sporgeva dalla neve!!
Non ci siamo demoralizzati nemmeno un secondo!! Abbiamo iniziato a lavorare senza mangiare e bere, senza sosta notte e giorno! In quelle circostanze ti rendi conto che i VIGILI DEL FUOCO hanno una marcia in più! Dopo tante prove, tecniche di ricerca USAR e determinazione e anche fortuna, incominciammo a trovare persone vive sotto quella montagna di neve, una persona dopo l’altra tutte vive un miracolo, fino al ritrovamento dei bambini nella sala biliardo!! Che dire un’emozione grande grande!! Non siamo riusciti a trattenere le lacrime.
Al nostro cambio di personale VF, dopo circa cinque giorni di lavoro continuo, i nostri colleghi hanno cominciato ad estrarre solo cadaveri!