Posto di lavoro soppresso, si può licenziare ma non demansionare: lo dice la Cassazione
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Se il posto di lavoro viene soppresso, il lavoratore può essere licenziato per giustificato motivo oggettivo ma non demansionato. Se il datore di lavoro procede al demansionamento, il lavoratore ha diritto al risarcimento danni.
Così ha stabilito la Corte di Cassazione (sentenza allegata) analizzando il caso di un’azienda che per preservare i posti di lavoro dopo la soppressione della posizione lavorativa aveva disposto il demansionamento di un dipendente. Difatti l’azienda è stata condanna al risarcimento danni da demansionamento.
I dettagli nell’ordinanza numero 10023/2019.