Buonuscita Dipendenti statali: legittimo lo slittamento di 24 mesi
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Buonuscita dipendenti statali. In occasione della cessazione del rapporto di lavoro, il datore di lavoro è tenuto per legge a corrispondere al lavoratore un somma di denaro, denominata “buonuscita”. L’emolumento spetta sia ai lavoratori privati (in questo caso si parla più specificatamente di TFR, acronimo di Trattamento di Fine Rapporto) sia ai lavoratori appartenenti al settore pubblico (in quest’ultimo caso la buonuscita cambia termine, e prende il nome di TFS, ossia Trattamento di Fine Servizio). Benché la finalità dell’istituto è il medesimo, ossia garantire una somma di denaro al lavoratore che viene a trovarsi senza lavoro, le modalità e soprattutto le tempistiche di erogazione della buonuscita differiscono, in relazione al settore di appartenenza del lavoratore.