Estate, aziende a caccia di lavoratori dall’estero ma Zagabria dice no
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POLA. È ormai braccio di ferro tra gli operatori turistici dell’area croata sull’Adriatico e il governo in merito al tema della carenza di manodopera nel settore. L’Associazione dei datori di lavoro e quella attiva nel comparto del turismo hanno esaurito la quota di lavoratori stagionali stranieri, che ora sono 15.600, e chiedono di poter attivare ulteriori 4.500 licenze. Ma per ora Zagabria risponde picche.
Senza forze aggiuntive – sostengono gli operatori – nel periodo di punta della stagione in arrivo non si riuscirà ad avere tutto il personale necessario in strutture ricettive e locali, per i quali pure sono state investite notevoli risorse finanziarie.