cronacaEconomia e Finanza

Quanto ci costano gli azzardi del governo

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Le intenzioni del governo sono note, perché il responsabile economico della Lega ripete continuamente che i soldi ce li presteranno i mercati. Senza contraccolpi su rendimenti e spread, sostiene, perché nel frattempo, grazie alle capacità negoziali di Salvini, l’Europa ci concederà di buon grado di contravvenire a tutti i trattati e scardinare le istituzioni comunitarie.

È importante che i non addetti ai lavori – cittadini e imprese in primis – capiscano le potenziali conseguenze di questo scenario, futuribile solo fino a un certo punto.

  1. Il governo finanzia le promesse elettorali emettendo titoli del debito pubblico fino a copertura completa delle spese. Il deficitsupera il 2,4%, poi il 3%, poi il 3,5% del PIL. Il debito si avvia su una traiettoria incontrollabile.
  2. Investitori e risparmiatori, cioè quelli che dovrebbero prestarci i soldi, sono sempre più intimoriti dai rischi di default e di “ridenominazione” in lire del debito. Così, per collocare i titoli, è necessario offrire rendimenti sempre più alti. I rendimenti sovrani si impennano e, con essi, lo spread.
  3. La spesa per interessi sale alimentando la spirale di aumento del debito. Senza interventi correttivi (che gli “economisti” della Lega dicono di non voler fare), arriviamo sull’orlo del default. La difficoltà di collocare i titoli di Stato mette a rischio la capacità della pubblica amministrazione di pagare dipendenti, pensionati e fornitori.  Con questo pretesto, si emettono grandi quantità di minibot.=> Bocciati i Minibot: solo debito su debito
  4. A quel punto il governo, forte del successo della Lega alle elezioni europee, propone di cambiare le regole dell’unione monetaria. Da ora in poi dovrà essere l’Europa a finanziare le nostre spese in deficit, dice Salvini seguendo le indicazioni del suo consigliere economico: la BCE dovrà comprare i nostri titoli ogni volta che lo spread sale sopra un certo livello, diciamo 150 punti base, in modo da non costringerci ad aumentare troppo i rendimenti. E poi quei titoli dovrà cestinarli(si legga per esempio questa intervista dal titolo “Debt annihilation”). La solita ricetta miracolosa della “ricchezza gratis” insomma.
  5. ………………
    Lo scenario è meno improbabile di quanto possiate pensare. Tutto dipende dalla determinazione del governo a proseguire sulla rotta che ha tracciato, ed eventualmente dall’opposizione che troverà sulla sua strada.

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