Bosch conferma i 650 esuberi a Bari
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Si è tenuta questa mattina la riunione annuale di Bosch Italia con le organizzazioni sindacali. L’azienda ha presentato una situazione del gruppo a livello mondiale sostanzialmente positiva nonostante un leggero rallentamento dell’industria dovuto sopratutto alla volatilità dei mercati generata dalle scelte politiche di alcune nazioni (dazi, contrapposizione tra Usa e Cina).
Per quel che riguarda l’Italia, non si è centrato completamente l’obiettivo dovuto al forte rallentamento del secondo semestre 2018 soprattutto nel settore dell’automotive. Infatti mentre alcune divisioni hanno migliorato o almeno pareggiato il risultato del 2017, il settore dell’automotive è quello che ha sofferto di più. “In particolare – riferisce Simone Selmi, coordinatore nazionale Bosch per la Fiom Cgil – il crollo della motorizzazione diesel ha determinato la crisi dello stabilimento di Bari, per il quale l’azienda ha confermato i dati forniti anche all’ultimo incontro tenuto al Mise il 27 giugno scorso con l’annuncio di circa 650 esuberi”.