Autonomia differenziata, è la fine dell’istruzione
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La Flc Cgil, il sindacato della conoscenza, boccia senza se e senza ma l’autonomia differenziata che governo e regioni stanno mettendo a punto. “A leggere il testo delle bozze di intesa fra governo e tre regioni del Nord sulla cosiddetta autonomia differenziata, in modo particolare quelle riguardanti Lombardia e Veneto, in materia di scuola e istruzione, vi è una sola valutazione possibile: testi irricevibili, inaccettabili e da respingere senza alcuna incertezza”. E’ quanto si legge in una nota del sindacato, che prosegue: “In quelle intese, infatti, viene sancita la fine del nostro sistema educativo nazionale di istruzione e formazione che viene sostituito da un fantomatico ‘sistema educativo regionale di istruzione e formazione'”.
La federazione fa un lungo elenco delle competenze che saranno modificate: “Personale, contratti di lavoro, mobilità, concorsi, organizzazione, valutazione, rete scolastica, università, fabbisogni di organico, formazione, diritto allo studio universitario e non, condizioni per riconoscere la parità scolastica, organi collegiali, ricerca scientifica e tecnologica, tutto ciò che oggi è regolato dalle leggi nazionali e dai contratti, viene intestato alla Regione. E i dirigenti scolastici, tanto perché non esistano equivoci su dove si vuole andare a parare, vengono da subito dichiarati direttamente dipendenti dall’assessore regionale all’istruzione”.