Vigili del fuoco

Si nomina spesso Lampedusa, ma quanto sappiamo? Prima parte

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articolo pubblicato sul n. 107 del Giornale IL FARO in distribuzione

Su suggerimento di G.B. Policardi…. La storia dei Vigili del Fuoco di Lampedusa – A cura del Cse Antonio DI MALTA Prima parte

Il distaccamento di Lampedusa rappresenta il presidio dei VVF più a sud d’Europa, e il più vicino al Nord dell’Africa: in linea d’aria sta a 215 Km dalla costa siciliana, mentre le distanze dalla Tunisia sono di 120 km.

Nel 1967 a seguito della volontà del ministro Emilio TAVIANI che fece costruire l’Aeroporto civile, fu necessario istituire il distaccamento dei vigili fuoco. 

All’inizio del 1967, in attesa del completamento dell’aeroporto, furono assunti 2 Vigili del Fuoco residenti nell’isola con chiamata diretta.  Nel 1968 ad aeroporto completato furono assunte altre sette unità residenti più un non residente, perciò l’organico del distaccamento vedeva la presenza di 10 unità con turni di lavoro 12/24 che garantivano il soccorso terrestre e aeroportuale

La caserma era nella centralissima Via Roma e nelle ore di arrivo dell’aereo tutto il personale e i mezzi si trasferivano all’interno dell’aeroporto, finito il servizio aeroportuale, il personale e i mezzi terrestri rientravano nella caserma nel centro del paese, i mezzi aeroportuali rimanevano in aeroporto.

Il distaccamento era dotato di una campagnola, un mezzo aeroportuale con caricamento di 12 bombole di cui 6 di co2 e 6 di polvere, un’ Autobotte 42 e un Aps Fiat 640 e un’autoambulanza Fiat 238.

Nel 1970 fu inaugurato il nuovo aeroporto e dieci anni dopo all’interno dello stesso si ebbe la nuova struttura del distaccamento dei VVF dell’isola e tutto il personale vi si trasferì.

 Tra il 1980 e il 1990 al personale non residente comandato a Lampedusa in servizio era rimborsato il biglietto aereo con un forte aggravio delle spese a carico dell’amministrazione che perciò decise di assumere personale residente ed allo scopo bandì concorsi nel 1983, nel 1990 e nel 2004.

Il ruolo dei vigili del fuoco dell’isola nell’emergenza nord dell’Africa

Oltre a garantire il servizio terrestre e aeroportuale i Vigili del Fuoco hanno dovuto fronteggiare costantemente anche il fenomeno dell’immigrazione, alcuni di particolare rilevanza tra il 2004 e il 2012.

Lampedusa è divenuta una delle principali mete sulle rotte dei migranti africani nel Mediterraneo. Qui sono gli arrivi di viaggi della speranza di uomini, donne e bambini in cerca di condizioni di vita migliori e di diritti civili, negati loro nei paesi di origine: l’isola è testimone, a partire dagli anni ‘90 del secolo scorso, di un flusso migratorio verso l’Italia e l’Europa senza precedenti ed in continua evoluzione nell’ultimo decennio, sia per la varietà dei paesi di origine coinvolti (nord Africa, Africa sud sahariana, medio Oriente) sia per la continua mutazione delle rotte e delle destinazioni.

Nell’ultimo decennio l’impegno dei VVF è aumentato notevolmente in corrispondenza dell’accrescere dei flussi migratori, con un picco tra il 2009 e il 2013, dove le cronache confermano i Vigili del Fuoco del distaccamento di Lampedusa come protagonisti nell’opinione pubblica nazionale e internazionale assegnando loro una medaglia d’argento al valore civile riconosciuta dal presidente della Repubblica e il premio Internazionale Conradh Dietrich Magirus Award 2014, riconosciuto da una giuria internazionale nel 2013, quale team tra i primi tre al mondo migliori Top 3 Winners.

Un pensiero su “Si nomina spesso Lampedusa, ma quanto sappiamo? Prima parte

  • LUIGI PISTOIA gia' Capo Reparto del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco

    bellissime foto ricordo di un capo dipartimento dei vigili del fuoco, soccorso pubblico e difesa civile PREFTTO FRANCESCO PAOLO TRONCA e di un Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco DOTT.ING ALFIO PINI uomini di parola, con una sola parola sempre mantenuta, specie nei miei confronti che mi hanno consentito di divulgare e trasmettere valori importanti verso i cittadini i valori, cioe’ che solo i vigili del fuoco sanno trasmettere, senza nulla togliere ad altri Corpi dello Stato.

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