Salute e Medicina

L’Associazione Paraplegici di Roma e del Lazio si racconta

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AIP Associazione Italiana Paraplegici

L’AP (AIP Associazione Italiana Paraplegici) nasce nel 1979 grazie ad un piccolo gruppo di persone al fine di reclamare il diritto alla salute delle persone con lesione al midollo spinale (pclm).
Prima di addentrarci nello specifico, tengo a sottolineare che molte persone con tali lesioni si sono recate massivamente all’estero dove hanno trovato ciò che in Italia mancava e ciò che vi sto per raccontare, per cui ancora lottiamo. Viene aperta e resa funzionante una unità spinale unipolare
(USU) a Roma, e dei diritti generali delle pclm. Perché citare il diritto alla salute? Perche ciò che esiste oggi, comunque carente e da incrementare, allora non era minimanmmente esistente e le pclm morivano quasi tutte. Negli anni ‘80 il movimento delle pclm inizia un dialogo con le forze
politiche di allora per la creazione dell’USU mentre il movimento, l’associazionismo e le forme di cooperazione sociale prendevano forma per divenire ciò che oggi chiamiamo TERZO SETTORE.
Alcune persone illuminate, sopravvissute alla loro patologia, avevano compreso che senza una serie di conciliazioni in materia socio sanitaria la loro vita nonchè quella delle altre pclm non sarebbe stata dignitosa come meritava di essere. Nel corso degli anni a venire, l’AP con i suoi soci
ha iniziato a lavorare su due fronti: politico, attraverso le persone ai vertici dell’associazione, sociale attraverso manifestazioni e flash mob. Avevano capito che era giunto il momento di urlare contro l’emarginazione in cui la società li stava ingoiando. Tutto ciò ha un valore ancora più elevato
considerati i tempi oscurantisti, incolti e pregiudizievoli verso le persone con disabilità, spettro dal quale tutt’ora non ci siamo liberati, a quasi 40 anni di distanza. Per questo motivo, con forza e determinazione l’AP persevera in una battaglia ancora aperta. E, dunque, continua a confrontarsi con le principali istituzioni comunali e regionali per adottare politiche locali inclusive e garantire uguaglianza nell’esercizio delle libertà fondamentali. Questo significa sostenere la consapevolezza dei propri diritti affinché le persone con disabilità possano essere indipendenti, autodeterminate ed esercitare con contezza una cittadinanza partecipe ai fenomeni che li riguardano per divenire protagoniste nelle scelte della loro vita, nell’ottica del motto del movimento internazionale “nulla su di noi senza di noi”.

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