Un saio francescano tra le macerie dell’11 settembre 2001
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Quante storie incrociate nelle due torri che quella mattina si accartocciarono su sé stesse come castelli di carte. Vite e famiglie, volti e corpi, intrecci di biografie che si sono spente quel giorno, in un attimo.
Fra queste, ce n’è una particolare, quella di padre Mychal Judge, frate francescano, cappellano dei pompieri di New York. Un saio tra le macerie. Una testimonianza di santità, quotidiana. “Chi fa il pompiere sa che in questo lavoro ci sono giorni buoni e giorni cattivi ma mai giorni noiosi. Voi fate ciò che Dio vi ha chiesto di fare. Andate, mettete un piede di fronte all’altro e svolgete una mansione che è mistero e sorpresa. Quando vi chiamano in azione non avete idea del perché ma è Dio che vi chiama. Amatevi, lavorate assieme”. Lo aveva detto il giorno prima di morire, fra Mychal, durante la celebrazione di riapertura di una vecchia stazione di pompieri nel Bronx.