Sbarchi, accordo tra i ministri Ue. Lamorgese: “Da oggi l’Italia non più sola”
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LA VALLETTA – L’accordo c’è e l’Italia la spunta sui due principi che dovrebbero dare finalmente sostanza al concetto che è alla base del nuovo patto di solidarietà europeo sui flussi migratori: chi sbarca in Italia o a Malta sbarca in Europa, l’accoglienza ma anche i rimpatri di chi arriva non saranno più solo sulle spalle dei paesi di approdo.
La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha portato a casa un risultato significativo: il meccanismo di redistribuzione automatica dei migranti salvati nel Mediterraneo settentrionale da navi umanitarie, militari o commerciali riguarderà non solo chi ha diritto alla protezione umanitaria ma tutti i richiedenti asilo, cioè la quasi totalità di chi sbarca. La redistribuzione (tra i Paesi che aderiranno) sarà obbligatoria e lo Stato che riceverà la sua quota di migranti dovrà farsi carico dell’accoglienza, della valutazione dell’istanza di asilo ma anche dei rimpatrio di chi non ha diritto. Gli sbarchi, però, continueranno a essere soprattutto nei porti italiani e maltesi: la rotazione dei porti, altro concetto che all’Italia stava a cuore, avverrà soltanto su base volontaria dunque, tranne che in momenti di particolare pressione, sarà poco probabile che altri Paesi si offrano di ospitare le navi nei loro porti.