Emozioni e sentimentiI professionisti

LA PALESTRA EMOZIONALE e l’allenamento emotivo (2 parte)

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ELVIRA PARACINI

Essere consapevoli delle proprie esigenze emotive reali, prendere atto di quali distonie ci creano sintomi e somatizzazioni può portarci ad un dialogo interiore positivo, potenziante e soprattutto poter sciogliere i nodi del vissuto emozionale che ci ha portato sintomi o somatizzazioni o comportamenti indesiderati, ci PERMETTE di migliorarci e realizzare ciò che si desidera.

Facciamo un altro passo in questo mondo analogico e chiediamoci: come mi pongo in relazione con gli altri?  Come mi pongo nelle relazioni professionale, nel business, nella vendita?

Premesso che secondo il metodo analogico ci sono diverse tipologie emotive che hanno delle loro specifiche caratteristiche comportamentali e che conoscerle ci rende facile la chiave di lettura per noi stessi e per gli altri, solitamente si è abituati ad usare una comunicazione logica che parla alla mente razionale.

Ovviamente non è la comunicazione logica quella che ci porta ad ottenere successo in una trattativa, in una vendita, o nel proporre la nostra professionalità o anche nella relazione amicale ed intima.

Occorre una comunicazione INTEGRATA tra il livello logico e quello emozionale, che faccia leva sulle esigenze del nostro interlocutore.

Una delle richieste a livello professionale, arriva da chi vende prodotti o servizi, da chi è networker, ha la responsabilità di un team , dai consulenti e dai professionisti. Infatti “vendere” non riguarda solo un prodotto fisico o un servizio, ma anche noi stessi come persone autorevoli sia professionalmente parlando ma anche nelle relazioni più personali.

 Quando parliamo all’emotività, la persona ci risponde con un linguaggio diverso, quello emotivo che con questo tipo di conoscenza e competenza si può decodificare e quindi leggere quello che viene detto dietro le parole.

Quando vieni contatto direttamente dal cliente hai già un vantaggio ma se invece devi proporre un qualcosa che l’altro ancora non sa di averne l’esigenza, sei tu che devi far emergere il suo bisogno sommerso e farti riconosce come leader.

Parlare alla sua emotività, vuol dire farti riconoscere come persona significativa, come fossi una persona cara che consiglia il prodotto, il servizio, la consulenza, la relazione. Avviene uno scambio di servizi: uno riscuote un benessere emozionale e riconosce l’altro come affine a lui, e quindi lo gratifica aderendo alla sua proposta. Il benessere emozionale che sei in grado di apportare alla persona, abilità che puoi apprendere, è quello che spinge il cliente, o chiunque altro a volerti dare una gratificazione. Nella pratica allenarsi con le discipline analogiche, rende la tua proposta sempre più appetibile e quindi altamente efficace la tua comunicazione. Tutto questo è trasferibile anche a chi ha bisogno di relazionarsi e guidare un team, fatto ovviamente di elementi ed esigenze variegate, le quali vanno gestite come fa il direttore di un’orchestra musicale, affinchè si crei quella precisa armonia.

Chiedi un incontro informativo al n. 3494506194

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