Vuoi avere un bimbo? Controlla la tiroide!
FRANCESCA SPASARO
La ridotta funzionalità tiroidea è causa di riduzione della fertilità femminile e di poliabortività.
Il feto durante i primi mesi di gravidanza, non avendo ancora sviluppato una tiroide funzionante, dipende esclusivamente dalla produzione materna di ormoni tiroidei. Un’alterazione della funzione tiroidea della mamma contribuisce ad una riduzione della fertilità femminile e determina problemi anche gravi al nascituro.
Lo screening della funzionalità tiroidea è raccomandato in epoca pre-concezionale nelle donne con età superiore a 30 anni, storia e familiarità di patologia tiroidea, patologie autoimmuni, obesità e presenza di gozzo.
Lo screening degli ormoni tiroidei permette di evidenziare anche uno squilibrio ormonale di lieve entità e di correggerlo tempestivamente.
L’ormone da monitorare è il TSH. Un valore elevato è associato ad un maggior rischio di parto pre-termine, ad un basso peso alla nascita e ad una maggiore frequenza di aborto.
I parametri di laboratorio non sono riferiti ad una donna in gestazione o con desiderio di gravidanza. Valori non segnalati nelle analisi possono quindi non essere idonei alla fecondazione e al proseguimento della gravidanza.
Un eventuale squilibrio ormonale tiroideo viene facilmente risolto somministrando levotiroxina. La terapia non ha effetti collaterali né controindicazioni, se dosata correttamente, perché è analoga all’ormone prodotto fisiologicamente dal nostro organismo.
Per migliorare l’assorbimento del principio attivo ci vengono in aiuto le nuove formulazioni liquide che sono di grande utilità soprattutto nei primi mesi di gravidanza in cui le tipiche nausee possono pregiudicare l’assorbimento della molecola.
La terapia con levotiroxina va proseguita per tutta la gravidanza, monitorando mensilmente gli ormoni per adeguare il dosaggio terapeutico alle crescenti richieste del feto e all’aumento di peso della mamma.
Prima del concepimento, va indagata anche la presenza di anticorpi anti-tiroide. La loro positività, anche con TSH normale, interferisce con la fertilità, riducendola. Studi evidenziano che la fertilità risulta significativamente migliorata dalla somministrazione di levotiroxina, anche a bassissimo dosaggio.
Nello studio di medicina integrata Medea Medica, la futura mamma viene accompagnata durante tutto il percorso della procreazione, dalla fase pre-concezionale alla gravidanza, grazie alla collaborazione attiva dell’endocrinologa Francesca Spasaro e dei ginecologi Fabrizio Romano e Anna Franca Vasta.
Dott.ssa Francesca Spasaro
Medico chirurgo
Specialista in Endocrinologia e Diabetologia
Nutrizione clinica
Omotossicologia
Piede Diabetico
3405061979