SIMIT – SIMG – Sanremo diventa “fast track city”, città a misura di paziente. E da qui parte il “Lab Mobile” per gli screening per HIV e HCV
Studio Diessecom |
Partito da Sanremo l’ambulatorio mobile per sensibilizzare la popolazione sulla diagnosi da Epatite C e HIV, ma anche con un forte impegno dei MMG per informare sul coronavirus. Il Sindaco di Sanremo Alberto Biancheri ha firmato la “Paris Declaration”, con cui ha impegnato la città dei fiori a diventare una Fast Track City
SIMIT – SIMG – Sanremo diventa “fast track city”, città a misura di paziente. E da qui parte il “Lab Mobile” per gli screening per HIV e HCV
“Noi siamo i medici delle persone e abbiamo il dovere di informare, rassicurare, gestire i pazienti – evidenzia il Prof. Claudio Cricelli, Presidente SIMG. – Se ad oggi non esiste un farmaco per debellare il coronavirus, è importante far sapere ai pazienti che abbiamo invece cure risolutive per eliminare il virus dell’Epatite C e farmaci che rendono controllabile l’HIV”
L’altra musica di Sanremo, nella settimana del 70° Festival nella Città dei Fiori suona un Inno alla Salute e alla Prevenzione. Due le iniziative: promossa dai Medici di Famiglia e accolta dalla società degli infettivologi, il Lab Mobile percorrerà molte città d’Italia per rafforzare il legame tra medici di famiglia e popolazione; l’altra è un atto formale di consapevolezza e impegno con “Fast Track City”.
SANREMO ADERISCE AL PROGETTO “FAST TRACK CITY” – Il Sindaco di Sanremo Alberto Biancheri ha firmato la “Paris Declaration”, con cui impegna la città dei fiori a diventare una Fast Track City, al pari di Milano, Brescia, Palermo e Firenze. Gli obiettivi di questa firma sono due: azzerare i nuovi casi di infezione da HIV entro il 2030 e ridurre del 90-95% le nuove infezioni sino al 2022. Il 1° dicembre 2018 il Sindaco di Milano Giuseppe Sala ha firmato la “Paris Declaration”, con cui la municipalità di Milano, prima in Italia, si è impegnata a ridurre al massimo, fino a zero, i nuovi casi di infezione nel 2030, puntando a diventare una “Fast Track City”, attraverso una serie di azioni che il Comune, con l’ausilio della Fondazione The Bridge, vorrà intraprendere per ridurre i casi di nuove infezioni, soprattutto nelle popolazioni a rischio. Nei mesi successivi, altre città hanno seguito l’impegno di Milano: prima il comune di Bergamo, poi a seguire Palermo e Firenze. Il primo passo da compiere per il raggiungimento di tale risultato è quello di uno screening più precoce, che consenta di individuare i nuovi infetti il prima possibile, così da metterli in terapia. Il secondo passaggio che deve compiere una città “fast” è poi quello di rendere disponibile la profilassi pre-esposizione, la PrEP, per i gruppi maggiormente a rischio, sotto controllo medico. In terzo luogo, vi è l’impegno nel divulgare e informare la popolazione, soprattutto i più giovani e le fasce più fragili. L’adesione ufficiale di Sanremo al progetto è avvenuta mercoledì 5 febbraio nell’ambito della Conferenza Stampa “Fast Track Cities”: insieme contro le patologie infettive. Prevenzione – Gestione e Cure.
IL “LAB MOBILE” ARRIVA A SANREMO. MEDICI DI FAMIGLIA IN PRIMA LINEA SUL TERRITORIO – Nello stesso tempo, l’ambulatorio mobile per gli screening di HIV ed Epatite C è arrivato a Sanremo, al Miramare, in occasione del 70°Festival. Partito lo scorso 21 novembre da Piazza San Pietro dopo la benedizione di Mons. Rino Fisichella, il laboratorio mobile ha già fatto tappa a Firenze in occasione del Congresso della Società Italiana di Medicina Generale. Lo scopo del Lab è quello di sensibilizzare la popolazione sui corretti atteggiamenti di prevenzione per le malattie infettive e di informare su quelli che sono i rischi concreti, specie alla luce dell’allarmismo suscitato dal coronavirus. “L’obiettivo del tour previsto per l’Italia allestito con il Camper, intende favorire il contatto e il rapporto tra i medici di famiglia e la popolazione con il coinvolgimento degli operatori sul territorio regionale e provinciale” specifica il Prof. Cricelli.
A bordo, personale specializzato nell’effettuazione di esami clinici volti alla scoperta del “sommerso” per epatite C e HIV. L’iniziativa, concordata con il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità, realizzata con il contributo non condizionato di Gilead Sciences, è promossa dalla SIMG – Società Italiana di Medicina Generale con la partecipazione anche della SIMIT – Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali e il Patrocinio del Ministero della Salute e dell’ISS. “Abbiamo deciso alcuni mesi fa di organizzare una campagna per sensibilizzare i cittadini del nostro Paese nei confronti di una serie di malattie infettive di cui si sa poco – spiega il Prof. Cricelli, Presidente SIMG. – Vogliamo informare sui rischi che si corrono con determinate infezioni, coinvolgendo soprattutto le fasce più deboli della popolazione”.
“Gli screening e le diagnosi per HIV e HCV sono particolarmente importanti, in quanto questi virus si manifestano quando l’infezione è molto avanzata – spiega il Prof. Massimo Andreoni, Direttore Scientifico SIMIT. – L’HCV porta alla cirrosi o all’epatocarcinoma (tumore del fegato); l’HIV ha la sua naturale conseguenza nell’AIDS. Per evitare questi sviluppi serve una diagnosi precoce che permetta di intervenire tempestivamente. Per l’HCV infatti oggi abbiamo dei farmaci che permettono di eradicare definitivamente e rapidamente il virus; con le nuove cure, l’HIV si può controllare, rendendo la malattia cronica e consentendo al paziente condizioni di vita normali”.
CORONAVIRUS E ALTRE MALATTIE INFETTIVE – Parlare di screening e di prevenzione di malattie virali è particolarmente appropriato in questo momento, con la diffusione del coronavirus che preoccupa il mondo. “Quando mesi fa è stata ideata l’iniziativa “Fast Track Cities”: insieme contro le patologie infettive. Prevenzione – Gestione e Cure” non avremmo pensato di poterci trovare nel mezzo di un’emergenza globale – spiega il Prof. Cricelli. – Molti oggi chiedono se esista un farmaco per debellare il coronavirus: la risposta è negativa, ma abbiamo nel campo preziose risorse da mettere a disposizione. Noi siamo i medici delle persone e abbiamo il dovere di informare e rassicurare la popolazione anche in simili iniziative”. Se gli screening per HIV e HCV sono rapidi e semplici, non si può fare lo stesso discorso per il coronavirus, il cui test va fatto in centri specialistici come ad esempio l’Istituto Spallanzani di Roma. Ciò è dovuto al fatto che non tutti i virus sono uguali, alcuni si modificano e sono più complessi da analizzare. “Tuttavia – aggiunge il Prof. Cricelli – gli specialisti infettivologi presenti sul Lab Mobile potranno fornire comunque le necessarie spiegazioni ai cittadini. Stiamo preparando infografiche semplici. Parleremo anche dei virus in quanto tali e daremo tutte le informazioni necessarie su prevenzione, diffusione e cura del virus”.