Riforma Pensioni: bocciato il ricalcolo contributivo
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Il nodo chiave della trattativa fra Governo e sindacati in ambito flessibilità in uscita – nell’ambito del tavolo tecnico al ministero del Lavoro sulla Riforma pensioni – è il ricalcolo contributivo: le parti sociali insistono sulla pensione di vecchiaia a 62 anni e anticipata con 41 anni di contributi ma in entrambi i casi preservando la quota retributiva eventualmente maturata.
Penalità del ricalcolo contributivo – Nell’attesa delle prossime riunioni, la Cgil ha predisposto delle simulazioni ipotizzando l’età del ritiro a 64 anni, con diverse carriere contributive. In generale, la differenza fra attuale sistema e ricalcolo interamente contributivo prevede un taglio intorno che va dal 20 al 30%.