Dominare o subire l’informazione?
MASSIMO MARZI
L’informazione è alla base dell’intelligenza del singolo e della collettività, è energia vitale che stimola, alimenta, sostiene e favorisce gli scambi e le incessanti trasformazioni messe in movimento da tutti i protagonisti della globalizzazione.
Alcuni studiosi del fenomeno “informazione incontrollata ed aggressiva” hanno coniato due espressioni eloquenti per definirne i lineamenti: “information anxiety” ansia da informazione e “information overload syndrome”, più brevemente I.O.S. sindrome da sovraccarico informativo.
Occorrono nuovi strumenti e innovative metodologie per sviluppare capacità integrate per dominare l’informazione, saperla sfruttare, valorizzare e padroneggiare senza il rischio di esserne sopraffatti.
Alcune organizzazioni di intelligence che adottano tale metodo lo chiamano “information dominance” che consiste in:
• potenziare la propria produttività individuale;
• incrementare la capacità di documentarsi;
• sfruttare tutte le fonti open source raggiungibili;
• estendere il network informativo;
• rivedere e ottimizzare gli stili dei consumi mediatici.
Per riepilogare pochi provvedimenti possono fare grandi differenze in termini di efficienza ed efficacia:
• adottare metodi di information dominance per trovare e gestire nuove oasi informative;
• sviluppare ed alimentare una rete di relazioni, di scambio e di confronto anche internazionale;
• gestire oculatamente il tempo, evitando sprechi della preziosa risorsa;
• affrontare la complessità impiegando idonee procedure personali di impiego delle ICT (Information & Communication Technologies);
• tenere lontana l’ansia da informazione, generata dal sovraccarico informativo e dalla sete disordinata di saperi.