I pericoli della modernizzazione Fretta, superficialità e distrazione.
MASSIMO MARZI
Ogni giorno viviamo dimensioni di vita molto impegnative che possono generare irrequietezza e malumore.
Sembriamo assuefatti alla molteplicità degli impegni, delle crescenti esigenze ed all’assillo del tempo tiranno; in realtà queste moderne abitudini sono sicuramente poco connaturate con le caratteristiche umane di sempre e l’arrivo pervasivo delle tecnologie non è riuscito completamentee per fortuna, a modellarci come automi.
Abbiamo ancora uno spazio di manovra che ci possa consentire di ritrovare nel presente quei valori e quelle gratificazioni di cui sentiamo la forte mancanza?
Cosa abbiamo perso nel presente modello comportamentale? Ci mancano profondità, concentrazione e lentezza che sono fortemente interdipendenti.
Infatti siamo costretti, nella nostra quotidianità ad essere troppo spesso superficiali, distratti e veloci.
Cosa possiamo fare per migliorare questo stato di cose, che certamente non ci rende la vita facile?
Dobbiamo ridurre la velocità ed imparare a rallentare quando serve, considerando che la lentezza spesso è particolarmente funzionale;
dobbiamo diventare più profondi evitando la banalità della superficialità; dobbiamo essere più concentrati e arginare la distrazione che ci porta in modo perverso a commettere errori/omissioni e a produrre molti danni a noi ed agli altri.
Dovremmo imparare a gestire meglio il tempo, dovremmo ritrovare e scoprire la bellezza della lentezza ed imparare a fermarci per riflettere, allentare il ritmo, evitare di arrivare a decisioni totalmente improvvisate…educarci per pervenire alla nuova conquista di decisioni “ponderate”.
La ponderazione è quella capacità che sa attribuire il peso giusto a tutte le cose, in tutte le possibili situazioni ed evoluzioni esistenziali.
E’ importante crederci ed impegnarsi per riuscirci.