Il messaggio di Mattarella all’Ue: “L’Italia attende solidarietà, non ostacoli”
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- Mattarella: da Ue solidarietà, non ostacoli
- La Consob vieta le vendite allo scoperto
- Macron, siamo solo all’inizio dell’epidemia
- I casi salgono a 15.113
- I casi, regione per regione
- 1.016 i deceduti
- Il 10% dei pazienti in terapia intensiva
- Chiuse tutte le chiese di Roma
Le parole più dure di tutto il mandato Sergio Mattarella le rivolge all’Europa: dagli alleati ci attenderemmo solidarieà’ non ostacoli. Parole che dette da un europeista convinto, quale è stato e continua ad essere il Presidente della Repubblica, suonano come un secco e amareggiato rimprovero.
Mentre l’Italia è piagata dal coronavirus, mentre tutto il Paese è unito negli sforzi per superare l’emergenza, sono suonate infatti come una drammatica beffa le frasi dette da Christine Lagarde durante un briefing al termine del comitato direttivo della Bce.
Una riunione durante la quale si sarebbero dovute mettere in campo misure per fronteggiare la crisi economica che potrebbe colpire l’intero continente per il passaggio dell’epidemia. Una gaffe della presidente sulla decisione di non ‘chiudere’ lo spread italiano, provvedimenti tiepidi da parte dell’Eurotower che aveva abituato alla filofosia del “Whatever it takes”: in pochi minuti Piazza affari eècrollata e lo spread italiano è schizzato.
Un rischio per un Paese che vive da anni una difficoltà economica ora aggravata dall’epidemia: il timore di non riuscire a rialzarsi se non in tempi lunghi e con grandissimi sacrifici è ben presente nelle stanze del Quirinale. E lo stesso dibattito tra governo, opposizioni e Confindustria sulla scelta di chiudere o meno le fabbriche in questi giorni testimonia la preoccupazione di tutte le istituzioni per gli effetti di lungo periodo di queste settimane, forse mesi, di blocco del Paese.