Respinta dai Vigili del fuoco per la statura. Per l’Onu, l’Italia discrimina le donne
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Secondo il Comitato per i diritti umani dell’Onu, l’Italia ha violato il diritto di una donna alla quale è stato impedito di diventare un vigile del fuoco permanente a causa della sua statura, ritenuta non sufficiente, “imponendole, secondo l’organismo delle Nazioni unite, “un requisito di altezza non necessario e irragionevole”.
Nel 1999, ha iniziato a servire come vigile del fuoco volontario nel Lazio. Nel 2007 ha fatto domanda per un posto permanente, ma è stata rifiutata perché non soddisfaceva i requisiti di altezza minima di 165 cm per i vigili del fuoco permanenti, che si applica sia ai candidati maschi che a quelli femminili.
Nella sua decisione, il Comitato ha chiesto all’Italia di compensare EG e valutare la possibilità di ammetterla come pompiere permanente se lo desidera. Lo Stato dovrà riferire entro 180 giorni nel dettaglio delle misure adottate per porre rimedio alla situazione.