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Roma, ex presidente e 3 dirigenti di Ama indagati: “Falso in bilancio per 445 milioni e 250 di Tari distratti alle casse del Comune”

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ilfattoquotidiano.it – https://urly.it/3696f

Secondo le ipotesi del nucleo di polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza, in questi anni la società capitolina che si occupa della raccolta dei rifiuti e dell’igiene urbana della capitale avrebbe protetto i propri conti dalla fortissima esposizione nei confronti delle banche. Alla base delle operazioni contabili contestate c’è la Tari, la tariffa rifiuti che Ama incassa dai cittadini soltanto in qualità di ente riscossore, ma che poi riversa (o dovrebbe riversare) al Comune….

Almeno quattro anni di falso in bilancio, fra il 2013 e il 2016, per circa 445 milioni di euro e la “distrazione”, nel 2019, di altri 250 milioni di competenza del Comune di Roma serviti per pagare le banche che minacciavano la chiusura delle linee di credito. Così, secondo le ipotesi del nucleo di polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Roma, in questi anni l’Ama Spa – la società capitolina che si occupa della raccolta dei rifiuti e dell’igiene urbana in città – avrebbe protetto i propri conti dalla fortissima esposizione nei confronti delle banche. Alla base delle operazioni contabili contestate c’è la Tari, la tariffa rifiuti che Ama incassa dai cittadini soltanto in qualità di ente riscossore, ma che poi riversa (o dovrebbe riversare) al Comune di Roma. Ma invece che nelle casse capitoline, una buona fetta di soldi sarebbero finiti agli istituti di credito. Secondo i finanzieri agli ordini del colonnello Gavino Putzu, che nella mattinata di martedì si sono recati in Ama per il sequestro dei relativi documenti contabili, gli esercizi dal 2013 al 2016 (ultimo bilancio approvato) hanno rappresentato “un quadro aziendale caratterizzato da una totale confusione fra il patrimonio proprio ed il patrimonio di pertinenza di Roma Capitale”

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