Archeologia: Vulci, scoperta la tomba di un bambino etrusco
ANTA.IT –
ANSAmed) – ROMA, 4 GIU – Con la riapertura del Parco, a Vulci, sono riprese anche le ricerche archeologiche che interessano da anni la Necropoli di Poggetto Mengarelli e sono riprese anche le scoperte. Ed è emersa una tomba sfuggita all’opera dei clandestini il cui scavo è appena terminato.
Il monumento funerario è del tipo a fossa profonda e contiene un sarcofago in tufo rosso. Il coperchio, accuratamente ricavato da un unico blocco monolitico, presenta un profilo superiore a guscio a forma di testuggine, mentre sulla superficie inferiore sono ancora ben visibili gli incavi funzionali alla sua messa in opera. La tomba è stata riutilizzata in età ellenistica (IV-II sec. a.C.), momento in cui è stato deposto un individuo adulto al di sopra degli oggetti di corredo più antichi. All’interno del sarcofago è comunque emerso un ricco corredo funerario.
Il pezzo senza dubbio di maggiore rilievo è una anfora in argilla figulina dipinta con motivi geometrici (cosiddetta produzione etrusco-geometrica) con delle piccole brocche applicate sulla spalla. Una rara forma che trova un interessante confronto, anche se di livello stilistico inferiore, con un esemplare proveniente dalla cosiddetta Tomba C di Mandrione di Cavalupo, oggi conservata presso il Museo della Badia di Vulci. L’unico altro confronto esistente per questo apparato decorativo è un cratere, sempre proveniente da Vulci ed esposto al Museo del Louvre.