Attualità

La situazione dei giovani durante il periodo delle quarantena: dalle dinamiche scolastiche a quelle relazionali

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RICCARDO CRISTOFANILLI

L’avvento del Coronavirus ha sconvolto le tradizioni, i rapporti e l’economia di tutto il mondo. Con le disposizioni del Governo Italiano, l’Italia è stata chiamata a rispettare la quarantena ed a chiudersi in casa dal 9 marzo, per abbassare la curva dei contagi. Oltre a coloro che potevano uscire per motivi lavorativi o di salute, gli altri sono restati in casa per due mesi.  Tra questi, ci sono 16 milioni di under 25 (tra bambini e ragazzi) di cui 12 milioni studenti, dalla scuola primaria fino agli studi universitari specializzati.

Le dinamiche nelle case sono diventate più intense ed ovviamente più importanti durante il lockdown, con milioni di persone che hanno iniziato a fare molte attività ed hobbies casalinghi. Qualcuno dedicandosi a cucinare o ad allenarsi per smaltire la sedentarietà delle settimane, il tempo in famiglia si è moltiplicato e così anche quello per studiare e stare con il cellulare. Le scuole si sono organizzate per entrare nelle case, tramite Tablet e PC si sono scanditi i tempi ed i luoghi lavorativi e scolastici con piattaforme video ed aule virtuali. Da Febbraio 2020, si è riscoperto il fenomeno del lavoro/studio tramite smart-working che proprio durante la quarantena si è sviluppato di più di questi ultimi 20 anni messi insieme. Una mondiale situazione di necessità che ha reso il lavorare da casa un modo “comodo” e “veloce” per far fronte ad un blocco economico quasi totale che ha portato poi al rischio di fallimento un’impresa su quattro. Lo smart-working per i lavoratori diventerà così una modalità lavorativa anche dopo l’emergenza CoVid-19, trasformando tutto il sistema lavorativo ed introducendo un’altra Era tecnologica e sociale.

Questa diffusa informatizzazione, ha fatto sì che in questi mesi si diffondesse ulteriormente la comunicazione tramite social e piattaforme di incontro e chat come Instagram, WhatsApp ed anche TikTok. I video sono diventati ancor di più uno strumento divulgativo, di intrattenimento e di incontro.  In questo modo si è incrementato il tempo dedicato all’ambito relazionale da parte degli adolescenti; le amicizie e gli amori iniziano, continuano e finiscono sui social e virtualmente.  L’aspetto tecnologico assume poi una valenza quotidiana, favorita grazie anche dalle video-lezioni offerte dal sistema scolastico/universitario. Stanno cambiando le dinamiche non solo relazionali e con loro, infatti, si inseriscono i lavoratori come liberi professionisti ed imprenditori che affidano alla tecnologia ed a piattaforme di incontro lo sviluppo delle loro attività. Tutto questo introduce una nuova Era comunicativa e sociale grazie anche a nuovi Investimenti sull’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, che potrebbero poi far ripartire l’economia mondiale in modo significativo con nuove dinamiche. I giovani, arricchiti dalle loro conoscenze, potranno esserne protagonisti avendo capito ulteriormente l’importanza della solidarietà e della collaborazione, emersa profondamente da questa esperienza e che possono esistere anche al di là delle distanze.   

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