Boom di stupri virtuali e sextortion. Come difendere i minori in Rete
interris.it – urly.it/37b3_
“Spesso un’esplorazione sessuale spontanea tra ragazzi, uno scambio di foto provocanti, un filmato privato portano alla creazione di veri e propri archivi di immagini private da condividere sulla rete. Ciò porta anche ai cosiddetti stupri virtuali su social di gruppo- afferma a Interris.it Alessandra Belardini, direttore del servizio centrale della Polizia postale al ministero dell’Interno-. In forte espansione, anche tra i minorenni, è il reato di “revenge porn” che punisce la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti a scopo di vendetta”.