Nella crisi, riflettere sul valore dell’uomo
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“Il paragone della vita dell’uomo con una corsa, per quanto non aderente in ogni punto, pure aderisce così bene per questo nostro proposito, che possiamo grazie a esso sia vedere che ricordare quasi tutte le passioni sopra menzionate. Ma dobbiamo supporre che questa corsa non abbia altra meta, né altro premio che l’essere davanti” (Hobbes T., Elementi di legge naturale e politica, I, IX, 21).
L’immagine della corsa richiamata qua in alto cui fa riferimento Thomas Hobbes ben si addice, oltre alla vita in generale, come intendeva il filosofo politico inglese, anche al particolare insieme di regole, principi, modi d’agire tipiche del contesto economico all’interno del quale viviamo, quello che più comunemente viene chiamato capitalismo. Nella più banale/basica delle sue definizioni ci troviamo a vivere all’interno di un sistema in cui individui formalmente liberi producono beni/servizi per essere immessi all’interno del mercato (offerta) dove incontrano dei potenziali acquirenti (domanda) che in base ai propri bisogni/desideri/necessità acquistato quel determinato bene/servizio.