Economia, scuola e aiuti ai lavoratori: serve un confronto tra governo e parti sociali
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Sono passati diversi giorni dalla assemblea di Confindustria che ha visto il presidente del consiglio Conte raccogliere l’appello del neo presidente degli industriali Bonomi, e non c’è nessun cenno o segno che lasci presagire la disponibilità ad allestire un confronto tra parti sociali e governo, su come intervenire sulle leve dell’economia per una strategia che prenda di petto i nodi economici assai intricati.
Quando c’è volontà di aprire un confronto reale, ci si appresta a prepara il terreno, per renderlo fertile nella discussione attraverso incontri preliminari utili a precisare i contorni della discussione. Ma sinora nulla: come se le parole dette da parte di Conte in quella assemblea, fossero dettate solo dalla esigenza di non declinare la proposta per ragioni di cortesia. Insomma la pandemia rialza la testa, gli indicatori economici risultano i peggiori d’Europa, di strategie credibili per utilizzare le risorse in arrivo non se ne vedono, ma non si sente il bisogno di coinvolgere le forze del lavoro e delle produzioni.