cronaca

Africa: le conseguenze delle divisioni le pagano gli ultimi

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interris.it – urly.it/38phk

Il panafricanismo è il movimento, nato all’inizio del Novecento, per unire tutto il popolo del continente e battersi per la fine del razzismo e della povertà. Ha ottenuto dei risultati importanti ma fatica a superare le barriere culturali, gli egoismi nazionali, le velleità dei dittatori locali e gli ammiccamenti agli Stati decisamente interessati alle ricchezze del territorio.

I primi passi, a livello istituzionale, furono i 5 congressi organizzati, tra il 1919 e il 1945, per discutere del panafricanismo e della soluzione della diaspora. A posteriori, uno dei limiti di questi congressi preparatori fu la sede prescelta: mai in Africa. Il primo appuntamento nel continente si ebbe nel 1958, con la Conferenza degli Stati africani indipendenti. Nel 1963 si giunse alla costituzione dell’Organizzazione dell’unità africana (OAU), in cui viste le posizioni divergenti, fu necessario richiamare, espressamente, il rispetto dell’integrità territoriale degli Stati sovrani.

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