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Dalla parte della collettività, garanti della legalità.

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Intervista al NOTAIO – di VALENTINA TACCHI

Notaio Alberto Lorusso Caputi, la cultura del Diritto è una scelta di famiglia. Lei è un Notaio di Terza Generazione, dopo suo Nonno e suo Padre…Perché ha deciso di intraprendere la Professione?

Il diritto è stato sempre parte della mia famiglia. E’ stata una scelta naturale in quanto sentivo il diritto parte di me, scherzando potremmo dire che sono stato tirato su a latte e codice civile. Prima di affrontare il concorso notarile ho esercitato l’attività di avvocato specializzato in diritto della concorrenza (la mia tesi di laurea è stata in diritto comunitario della concorrenza nelle telecomunicazioni).

Ho iniziato a lavorare in un grande studio legale dove la mole di lavoro era enorme e purtroppo avevo poca autonomia, quindi a 31 anni ho deciso di cambiare ed ho iniziato la mia preparazione per il concorso di Notaio.

Il concorso notarile è considerato uno scoglio difficilissimo per un laureato in giurisprudenza. Cosa lo rende così complesso?

Si mette a dura prova sia la mente che il fisico del candidato. Si parte da una preparazione di altissimo livello poiché il concorso è altamente selettivo. Una volta conseguita la laurea in Giurisprudenza, si deve effettuare una pratica di 18 mesi (che ora può avvenire anche nell’ultimo semestre del corso di Studi) presso un notaio in esercizio, pratica anche integrata o parzialmente sostituita dalle Scuole superiori delle Professioni Forensi con indirizzo Notarile.

Al concorso è importante arrivare mentalmente e fisicamente in forma perchè le prove sono molto complesse e stancanti: il Concorso si svolge in 3 giorni, ogni prova dura 8 ore. Si devono redigere un Atto tra vivi, un atto Mortis Causa ed un atto di diritto commerciale, motivandoli e trattando inoltre anche gli istituti giuridici richiamati nelle tre prove. Lo stress è tantissimo anche perché i risultati arrivano solo dopo molti mesi e perché un singolo errore può compromettere anni di studio. La prova orale richiede poi la conoscenza di ulteriori materie come l’Ordinamento del Notariato e la tassazione degli atti.

L’insegnamento da parte del “Dominus” inteso come notaio presso il quale si effettua la pratica è molto importante, poiché un conto è essere preparati e superare il concorso, un altro è saper esercitare la professione.

Si ricorda il momento che ha saputo di aver superato il Concorso Notarile?

L’ho saputo, da un amico. Io non avevo neanche visto i risultati. Non ci credevo, erano passati 14 mesi dallo scritto. Era il 2016, la realizzazione di un sogno, anche una liberazione da un peso che mi affliggeva.

Il sigillo notarile ad un documento…Ricorda il suo primo Atto o quello che le ha lasciato un ricordo importante?

 Il mio primo Atto è stato una Convenzione Matrimoniale tra coniugi, di separazione dei beni.

Quello che mi ricordo con soddisfazione è un testamento ricevuto nel periodo di quarantena, quando comunque il Notariato è rimasto, per quanto di sua competenza e senza voler utilizzare parole eccessive, “in trincea” a garantire la funzione pubblica. I notai sono rimasti aperti, come da previsione di legge, a garantire il servizio.

Il Notaio non è una spesa ma un Investimento; noi siamo dalla parte della collettività. Non siamo “il notaio di fiducia” di una sola parte. Facciamo l’interesse di entrambe le parti, della collettività.

E’ fondamentale anche il ruolo del Preliminare prima di un Contratto? 

L’atto preliminare ha una funzione fondamentale e si stabiliscono in anticipo patti, clausole e condizioni di quello che sarà il Contratto definitivo e non va trascurato nulla. Non deve essere sbilanciato. Il Notaio negozia una mediazione ed è Super Partes. Il Notaio è, come detto, dalla parte della collettività poiché ha la funzione di ridurre il Contenzioso.

L’atto è inattaccabile perché tutto quanto è stato stabilito nella cornice della Legge; in tal modo il rischio di un possibile contenzioso è ridotto quasi a zero.

Lo studio notarile è quello dove tradizionalmente si ricevono i clienti e si redige l’atto pubblico. Il suo si trova all’Eur…

La scelta dell’Eur è dettata da affetto e ricordi. E’ in questa zona, infatti, che ho frequentato tutte le scuole e conosco bene il territorio.

Il notariato italiano appartiene alla famiglia di tipo latino, presente in 81 Paesi al mondo. Nei Paesi di Common Law (come il Regno Unito e gli Stati Uniti d’America) c’è la figura, invece, del “public notary” che ha funzioni limitate e molti dei suoi compiti sono assolti dagli avvocati. I casi di contenzioso però sono superiori?

Nettamente superiori. Basta ricordate tutto quello che è successo negli Stati Uniti con la questine dei mutui. Un pubblico ufficiale come il notaio che ti dà molte più garanzie. Noi garantiamo le Parti ma anche lo Stato. I Notai infatti sono anche dei sostituti d’imposta. Raccogliamo per lo Stato le imposte che i soggetti devono corrispondere e ne siamo responsabili.

Un esempio di costo delle imposte per un appartamento? 

Un appartamento di medio piccolo taglio (circa 200 mila euro di valore) con una rendita catastale di 500 euro, e considerandolo fiscalmente una seconda casa, comporta per es. un costo di circa 7000 euro di cui 5700 euro circa sono imposte di registro. Gli altri costi sono le spese per visure ipotecarie, contributi previdenziali ed onorario notarile (che comprende anche le spese vive di studio che affrontiamo tutti i giorni e che non sono davvero poche).

Al di là degli atti, la consulenza notarile è utile anche per avere un parere preventivo su atti e contratti da stipulare in futuro come vendite, donazioni, atti societari e testamenti?

Il Notaio talvolta è anche il confessore del cliente. Svolgiamo un ruolo importante di consulenza.

Qualsiasi operazione commerciale ha un margine di rischio. E’ importante allora consultarsi con un professionista, come il Notaio. Il Notaio non è una spesa.

 E’ vero che non esiste il mito che quasi tutti i Notai sono figli a loro volta di notai? Dalle statistiche l’82% in realtà non lo è….

E’ vero questo mito non corrisponde alla realtà.

Negli ultimi 8 anni c’è stato un calo di Vocazioni per i Notai, all’incirca 1/3 in meno? 

Le crisi economiche hanno contribuito. In periodo di crisi economica prevale il bisogno di lavorare. Anche perché superare il Concorso è veramente molto difficile e richiede tempo, e non tutti possono permettersi di studiare e non lavorare.

Su 4723 notai italiani, 1/3 sono donne, una percentuale che sta aumentando?

Sono tutte bravissime, preparatissime ed agguerrite!

Siete soggetti a tanti controlli, vero? 

Tantissimi. Ogni 2 anni tutti gli atti sono soggetti ad ispezione e verifica da parte del Ministero della Giustizia per il tramite dell’Archivio Notarile. Inoltre ogni 4 mesi abbiamo un controllo periodico da parte dell’Agenzia delle Entrate: verificano la corretta registrazione di tutti gli Atti stipulati.

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