Politici e associazioni difendono i Vigili del Fuoco: “Non invieremo più comunicati stampa a quella testata” – (ndr, rif. alla testata del PICCOLO) – Rassegna stampa
alessandria24.it – urly.it/39wmy
ROVINCIA DI ALESSANDRIA – “A seguito dell’articolo del 14/01/2021 del settimanale “Il Piccolo” inerente ai retroscena sulla strage di Quargnento in cui hanno perso la vita Marco, Matteo e Antonio, Vigili del Fuoco di Alessandria, comunichiamo che in solidarietà alla memoria dei tre Vigili del Fuoco caduti nel vile atto, e delle loro famiglie, a far data da oggi, la suddetta testata ed i suoi corrispondenti casalesi saranno esclusi dall’invio di comunicati stampa, non verranno rilasciate dichiarazioni a tale testata ed invitiamo i lettori, amici e tutti i cittadini giustamente indignati ad applicare una civile forma di astensione dall’acquisto di tale giornale”. I consiglieri comunali di Casale Monferrato Fabio Botteon, Giampiero Farotto, Monica Mellina e Tatiana Mantovan non usano mezzi termini ed annunciano di boicottare il noto bisettimanale alessandrino.
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Farotto, Mellina e Mantovan, però, proseguono chiedendo “di astenersi altresì dalla spesa presso i loro inserzionisti”. Botteon, invece, chiede agli inserzionisti “di astenersi dal fare pubblicità” su quel giornale.
“Seppur la testata abbia specificato che è “retroscena che esula dal fatto criminale” – scrive in una nota il politico casalese Luca Servato –, avrei preferito veder sorvolare su una notizia del genere. Quanto riportato non rende la strage meno grave e potrebbe solo sminuire la memoria delle vittime, che ricordiamo da eroi per il lavoro che svolgono. La mia solidarietà alle famiglie e ai Vigili del Fuoco”.
La rabbia verso la testata non si placa e sono molti i politici e le associazioni che stanno annunciando forme di protesta contro il bisettimanale. Così come molte edicole hanno già annunciato che non venderanno più quel giornale.
Tutti, però, sono concordi con la richiesta di scuse ufficiali della testata che, comunque, non basterebbero. Tantissimi in provincia, infatti, chiedono anche le dimissioni del direttore, reo di aver scritto un articolo di fondo che ha fatto indignare tutta la provincia.