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Medio Oriente e Africa sono le regioni più colpite dal fenomeno: quattro minori su dieci sono bambine

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repubblica.it – urly.it/3b8v_

ROMA – Una barbarie nella barbarie, la guerra combattuta dai minori. Per “bambini soldato” si intende qualsiasi persona minore di 18 anni reclutata o utilizzata da gruppi e forze armate per fini bellici e non solo. Bambine e bambini coinvolti lavorano anche come spie, messaggeri, cuochi, assistenti di campo e per fini sessuali. Il 40% dei minori arruolati sono bambine, spesso vittime di violenza di genere.

Sono sempre di più coinvolti nelle guerre. Sono 18 i Paesi nei quali, dal 2016 ad oggi, è stato documentato l’impiego di bambini-soldato in conflitti armati: Afghanistan, Camerun, Colombia, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, India, Iraq, Mali, Myanmar, Nigeria, Libia, Filippine, Pakistan, Somalia, Sudan, Sud Sudan, Siria e Yemen.Nonostante gli sforzi delle organizzazioni internazionali e benché non esistano stime ufficiali, il numero di casi documentati è in costante aumento dal 2012 al 2020 ed è nell’ordine delle decine, forse centinaia di migliaia.

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