Papa Francesco all’Angelus: “La croce è amore, servizio, dono di sé senza riserve”
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Ai greci che chiedono di vederlo, Gesù risponde che è il momento che il figlio dell’uomo sia glorificato, perché il chicco di grano solo se muore produce molto frutto. Parole che “vanno oltre la domanda” fatta a Gesù, perché con queste parole rivela che lui stesso “è il seme nascosto pronto a morire per dare molto frutto”. Questa riflessione è l’occasione, per Papa Francesco, di ricordare come la croce sia il simbolo dei cristiani, ma non può che essere “un segno di amore” perché da quella morte è scaturito un bene di cui si è chiamati a dare testimonianza. Dopo l’Angelus, Papa Francesco, in occasione della giornata per le vittime delle Mafie e denuncia il fatto che le Mafie hanno utilizzato la pandemia per sviluppare la loro corruzione, e ricorda che domani sarà la Giornata Internazionale dell’Acqua.
Quinta domenica di Quaresima, in una Roma soleggiata ma a momenti sferzata da un vento freddo. Papa Francesco recita la preghiera dell’Angelus dalla Biblioteca, e non alla finestra dello studio, adeguandosi così alla zona rossa stabilita dalle norme sanitarie anti-COVID 19.
Spiegando il passo del Vangelo, Papa Francesco lo parafrasa così: “se volete conoscermi e capirmi, guardate il chicco di grano che muore nel terreno, guardate la croce”.