12 agosto 1944, l’eccidio di Sant’Anna di Stazzema
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A Sant’Anna di Stazzema, in Toscana, la mattina del 12 agosto 1944, si consumò uno dei più atroci crimini commessi ai danni delle popolazioni civili nel secondo dopoguerra in Italia. Nel giro di poche ore, nei borghi del paesino, centinaia e centinaia di corpi rimasero a terra, senza vita, trucidati dai nazi-fascisti. Tre reparti di SS salirono a Sant’Anna mentre un quarto chiudeva ogni via di fuga a valle sopra il paese di Valdicastello. A Sant’Anna tra donne, bimbi e anziani, furono 560 le vittime, la più piccola aveva solo venti giorni. Il Tribunale militare di La Spezia nel 2005 condannò all’ergastolo dieci SS, sentenza confermata in Appello nel 2006 e ratificata in Cassazione nel 2007. Oltre alle testimonianze, fondamentali le prove rinvenute nel 1994 a Roma, a Palazzo Cesi, nell’“armadio della vergogna”: documenti fondamentali per la ricerca della verità storica.