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Salvo D’Acquisto, la celebrazione a 78 anni dal sacrificio : uno degli episodi più eroici della storia dell’Arma

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repubblica.it – urly.it/3fp21


L’eroe vice brigadiere Salvo D’Acquisto: “La mia vita in cambio di quella dei prigionieri”.  78 anni fa la frase salvò 22 innocenti dai proiettili nazisti nella località romana Torre di Palidoro, non lontano da Torrimpietra. Il gesto del militare, insignito della Medaglia d’oro al valor militare, è stato celebrato oggi dai carabinieri.

ppena 24 ore prima un soldato tedesco fu ucciso e altri due rimasero feriti  a causa dell’esplosione di una cassa di munizioni. Benché si fosse trattato di un incidente, le truppe d’invasione lo ritennero una spregiudicata imboscata organizzata dagli italiani.L’ufficiale nazista al comando, nonostante il militare italiano avesse più volte provato a persuaderlo, ordinò di rastrellare 22 persone a caso tra le abitazioni del piccolo paese della provincia romana e le fece condurre ai piedi della Torre di Palidoro.Inutile il loro interrogatorio, nessuna delle parole pronunciate fu ascoltata.

Salvo D’Acquisto decise di rivolgersi al nazista, offrendo nuove speranze ai 22 innocenti: “Offro la mia vita in cambio della loro liberazione!”. Queste le parole rivolte a gran voce, davanti agli sguardi atterriti e increduli dei condannati a morte, già costretti a scavarsi la fossa con le proprie mani.

L’eroe vice brigadiere Salvo D’Acquisto: “La mia vita in cambio di quella dei prigionieri”.  78 anni fa la frase salvò 22 innocenti dai proiettili nazisti nella località romana Torre di Palidoro, non lontano da Torrimpietra. Il gesto del militare, insignito della Medaglia d’oro al valor militare, è stato celebrato oggi dai carabinieri.

Appena 24 ore prima un soldato tedesco fu ucciso e altri due rimasero feriti  a causa dell’esplosione di una cassa di munizioni. Benché si fosse trattato di un incidente, le truppe d’invasione lo ritennero una spregiudicata imboscata organizzata dagli italiani.L’ufficiale nazista al comando, nonostante il militare italiano avesse più volte provato a persuaderlo, ordinò di rastrellare 22 persone a caso tra le abitazioni del piccolo paese della provincia romana e le fece condurre ai piedi della Torre di Palidoro.Inutile il loro interrogatorio, nessuna delle parole pronunciate fu ascoltata.

Salvo D’Acquisto decise di rivolgersi al nazista, offrendo nuove speranze ai 22 innocenti: “Offro la mia vita in cambio della loro liberazione!”. Queste le parole rivolte a gran voce, davanti agli sguardi atterriti e increduli dei condannati a morte, già costretti a scavarsi la fossa con le proprie mani.

La sua immolazione non fu vana, il napoletano Salvo D’Acquisto regalò nuova vita a 22 anime innocenti. Proprio nella terra che diede i natali all’eroe, allora al comando della stazione Carabinieri di Torrimpietra, il comandante interregionale “Ogaden” generale di Corpo d’armata Maurizio Detalmo Mezzavilla, insieme al comandante della Legione carabinieri “Campania” generale di Brigata Antonio Jannece e al comandante provinciale dei Carabinieri di Napoli generale Enrico Scandone, ha adagiato un cuscino di fiori sulla sua tomba, nella basilica di Santa Chiara.

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