Vendemmia 2021, aspettando il vino nuovo
GIORGIO BOTTARI
L’autunno è la stagione della vendemmia, la celebrata festa della raccolta dell’uva, che poi sarà seguita dalle attività di produzione del vino.
Forse non tutti sanno che la vite, pianta originaria dell’Armenia, fu diffusa nel Mediterraneo grazie ai navigatori Fenici. I Greci trasferirono poi la coltivazione nelle colonie italiane della Magna Grecia, mentre gli Etruschi la importarono al centro-nord, sviluppando la cultura del vino che poi trasferirono ai Romani. Prova diretta della prima produzione di vino in Italia sono le ceramiche etrusche di Populonia del VII secolo a.C..
Recenti studi in ambito universitario hanno approfondito la conoscenza delle tradizioni vinicole etrusche in Italia, anche con la collaborazione di alcune aziende viti-vinicole.
Nei territori di Cerveteri e Tarquinia (cfr. dettaglio qui riprodotto), alcuni produttori si riallacciano alle antiche tradizioni etrusche. Tra queste l’azienda Casale Cento Corvi, con alcuni vini provenienti da vitigni autoctoni riscoperti, moltiplicati e attualmente produttivi.
Agli amanti della cultura e del vino, nel tempo libero d’autunno, consigliamo di organizzare visite nell’antica Etruria meridionale, anche nel vicino alto Lazio.
Alla salute!