Attualità

Corsa allo spazio

Spread the love

GIUSEPPE ROTUNDO

Sono passati poco più di cinquant’anni dal primo storico passo dell’uomo sulla Luna. A quel tempo la conquista dello spazio era una corsa tra Nazioni, Stati Uniti e Russia, che proiettavano oltre l’atmosfera la guerra fredda che stava bloccando il mondo in due grandi aree contrapposte.

Questa calda estate invece si sono inaugurati i primi viaggi spaziali a scopo turistico-commerciale. Tre geniali imprenditori miliardari, Jeff Bezos, Elon Musk e Richard Branson, hanno di fatto iniziato una nuova era. Bezos, il papà di Amazon, dopo aver recapitato pacchi nelle case di ciascuno di noi, acquisendo il monopolio europeo delle spedizioni e diventando l’uomo più ricco del pianeta con un patrimonio di più di 200 miliardi di dollari, ha deciso di spedire sé stesso e pochi intimi nello Spazio a bordo del suo razzo New Shepard.

Seguito nel conto in banca e oltre l’atmosfera  proprio da Musk, geniale inventore di Paypal, della Tesla e di Space X che si occupa appunto di viaggi interplanetari. Il patron della Virgin, Branson, ha battuto tutti sul tempo organizzando il volo in orbita per i primi fortunati, e facoltosi, turisti spaziali. In realtà, i tre, in epoca di ristrettezze post pandemiche, hanno attirato su di sé meno simpatie di quelle che si aspettavano da queste missioni, ritenute inutili dai detrattori. Ma è innegabile che la corsa dei privati allo spazio sia davvero iniziata e che un giorno, chissà quando, vedremo frotte di civili passeggiare con le loro tutine fluorescenti su superfici extra-terrestri.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *