Parla l’autore del rapporto francese sugli abusi: «La Santa Sede vuole arrivare fino in fondo»
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Media ha intervistato Jean-Marc Sauvé, il presidente della CIASE, sulle relazioni tra la Chiesa in Francia e la Santa Sede in materia di lotta agli abusi sessuali. Per lui, se papa Francesco è chiaramente impegnato nella battaglia, la mancanza di fermezza di Roma su queste questioni fino all’inizio del secolo ha potuto giocare un ruolo nell’ampiezza della crisi in Francia.
Conta di venire a Roma per presentare a papa Francesco il suo rapporto? – È una possibilità sul tavolo. Siamo a disposizione del Santo Padre per incontrarlo. Vedremo quel che la Santa Sede può fare. È possibile che ci sia uno spostamento a Roma, in tempi che al momento non sono determinati.
Durante la conferenza di presentazione del rapporto, una vittima ha dichiarato che sulla questione abusi papa Francesco faceva finta di non essere in casa. Secondo lei papa Francesco ha presente le proporzioni della crisi nella Chiesa?
La mia impressione è che papa Francesco abbia detto e fatto cose importanti nella lotta contro gli abusi sessuali nella Chiesa. Penso in particolare alla Lettera al popolo di Dio dell’agosto 2018, e alla riunione che ha organizzato nel febbraio 2019 con i presidenti delle conferenze episcopali di tutto il mondo. Ci sono altri esempi, come la riforma del diritto canonico che entra in vigore il prossimo 8 dicembre e che è il punto di ricaduta di un lungo lavoro.
In seno alla commissione che ho presieduto non ci sono dubbi sulla volontà della Santa Sede di andare fino in fondo al problema, nonché sull’impegno di papa Francesco in merito alle questioni. Il Papa si colloca in continuità col pontificato di Benedetto XVI, che in tal senso aveva preso molte misure.