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Perché l’Aids può essere sconfitto entro il 2030

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interrisit – urly.it/3gxz0

….Negli ultimi anni è inoltre emersa la possibilità di utilizzare regimi terapeutici contenenti solo due farmaci: i cosiddetti schemi terapeutici di “dual therapy”. La terapia per quanto sia efficace nel controllo dell’infezione e nella riduzione dell’insorgenza di AIDS e dell’evento morte non consente la cd. eradicazione del virus, cioè la completa guarigione, e per questo vi è la necessità di attuarla per un tempo indefinitamente lungo, il che può determinare l’esigenza di interruzioni e/o cambi di terapia. Questi possono essere legati all’aumentare dell’età dei pazienti o agli effetti derivati dall’esposizione prolungata ai farmaci, come l’insorgere di tossicità, comorbidità, interazioni farmacologiche, ma anche per prevenire la ridotta aderenza all’assunzione ed i danni d’organo.

Si è quindi arrivati al concetto di ottimizzazione terapeutica (o “tailored therapy”), che consente di attuare una serie di strategie farmacologiche finalizzate a migliorare la salute psico-fisica del paziente, attraverso modifiche al regime terapeutico in atto, sempre in condizioni di soppressione virologica. Nell’ottica di migliore aderenza e/o qualità della vita, può essere quindi opportuno utilizzare STR o, in altri casi, un regime composto da due soli farmaci (“dual therapy”). Entrambe queste strategie hanno il vantaggio di migliorare la tollerabilità della terapia, di prevenire o ridurre la tossicità dei farmaci, pur mantenendo una pari efficacia virologica su HIV e immunologica sui linfociti T CD4+.

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