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Il massacro di Natale in Birmania: uccise 38

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Almeno 38 civili uccisi, gran parte dei quali ritrovati carbonizzati, in un’area dove è radicata la minoranza cristiana cattolica: il massacro di Natale di cui si è macchiato due giorni fa l’esercito birmano ha provocato sdegno sui social media e tra le organizzazioni coinvolte, a partire da Save the Children, che teme l’uccisione anche di due suoi dipendenti ancora dispersi.

In scia ad altre uccisioni di massa emerse fin da giugno, la strage è l’ennesima riprova della gravità della situazione nel Paese asiatico, dove l’esercito autore del golpe lo scorso febbraio impiega sempre più il pugno di ferro contro il dissenso. Stavolta il massacro, nel quale secondo Save the Children sono morte almeno 38 persone tra cui donne e bambini, è avvenuto nello stato Kayah, nell’est del Paese: un’area dove da decenni la minoranza Karenni – in maggioranza cattolica – rivendica una maggiore autonomia. Ieri mattina, i resti carbonizzati di sette veicoli sono stati ritrovati nella cittadina di Hpruso.PUBBLICITÀ

Orrore in Birmania, la gente torturata a morte

SARA PERRIA21 Dicembre 2021

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