Il governo approva il nuovo decreto legge su quarantena e green pass. Draghi: “Pronti a riaprire”
rainews.it –
l decreto con le nuove norme anti-Covid riguardanti la scuola, lo stop alle restrizioni per i vaccinati in zona rossa e la durata del Green pass è stato approvato dal Consiglio dei ministri.
Nella bozza del decreto, composto da sei articoli, si legge che “nelle scuole secondarie di primo grado (le scuole medie), nelle scuole secondarie di secondo grado (le superiori) e nel sistema di istruzione e formazione professionale con un caso di positività accertato tra gli alunni presenti in classe, l’attività didattica prosegue per tutti in presenza con l’utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 da parte degli alunni e dei docenti; con due o più casi di positività accertati tra gli alunni presenti in classe, per coloro che diano dimostrazione di avere concluso il ciclo vaccinale primario o di essere guariti da meno di centoventi giorni o dopo aver completato il ciclo vaccinale primario, oppure di avere effettuato la dose di richiamo, l’attività didattica prosegue in presenza con l’utilizzo di dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2”.
“Per coloro che posseggano un’idonea certificazione di esenzione dalla vaccinazione – spiega ancora la bozza – l’attività didattica prosegue in presenza con l’utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2, su richiesta di coloro che esercitano la responsabilità genitoriale per i minori e degli alunni direttamente interessati se maggiorenni. Per gli altri alunni si applica la Didattica digitale integrata per la durata di cinque giorni”.
Per quanto riguarda la durata del green pass, si legge che “la certificazione verde Covid-19 ha validità a far data dalla medesima somministrazione senza necessità di ulteriori dosi di richiamo”.
I ministri della Lega, secondo fonti interne, non hanno partecipato al voto delle nuove norme Covid su Dad e quarantene a scuola, inserite nel decreto approvato in Cdm.
I leghisti hanno spiegato di aver deciso di non votare perché quelle norme “discriminano i bambini non vaccinati”.