Vigili del fuoco in lutto per Paolo Scolaro, vinto dalla malattia a 64 anni
ilmessaggeroveneto-it – urly.it/3hnvy
CAMPOLONGO TAPOGLIANO.Un professionista serio e capace, sul quale si poteva contare in ogni momento, un uomo che ha sempre amato il proprio lavoro, mosso da quella naturale propensione ad aiutare il prossimo, perché «un vigile del fuoco è per sempre», come amava ripetere.
Tre comunità in lutto, Cervignano, Villa Vicentina e Campolongo, per la scomparsa del vigile del fuoco in pensione Paolo Scolaro, 64 anni, deceduto sabato sera all’ospedale di Latisana, dove era ricoverato, per un improvviso aggravarsi delle sue condizioni di salute. Era malato da alcuni anni. Nato il 10 marzo 1957, Scolaro, dopo aver abitato prima a Cervignano e poi a Villa Vicentina, dal 2011 risiedeva a Campolongo, in via Roma. Iniziò a lavorare presto, subito dopo il diploma di scuola media, per aiutare la famiglia. Trovò impiego nei cantieri navali di Monfalcone e di Genova. L’amore e la passione per quello che poi sarebbe diventato il suo lavoro nacque il 3 maggio 1977, quando fece il suo ingresso nei vigili del fuoco durante il periodo di leva militare, che si concluse il 29 aprile 1978. Per alcuni anni operò come pompiere volontario e successivamente decise di frequentare la scuola di Capannelle, a Roma. Tentò l’esame, che superò brillantemente. L’11 marzo 1985 entrò a far parte ufficialmente del Corpo dei vigili del fuoco. Operò prima al comando provinciale di Udine e poi a Cervignano. Un grave infortunio, capitato a San Giorgio di Nogaro, costrinse Scolaro a cambiare radicalmente vita. Il 17 gennaio 2001 fu dispensato dal servizio. «Era un marito e un padre meraviglioso – il ricordo della moglie, Luisa Vaglio –. Amava stare in compagnia e gli piaceva anche andare in giro con il suo scooter. In famiglia è sempre stato molto presente. Eravamo una coppia unita e affiatata. Per mio figlio Emanuele è sempre stato un eroe. Siamo e resteremo sempre tanto orgogliosi di lui».