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Mediazione Familiare e Mediazione civile e commerciale: confronto.

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VALERIA MUZI

La Mediazione Familiare rappresenta un processo collaborativo di risoluzione del conflitto, in cui le coppie, il cui rapporto sta finendo o è finito, sono aiutate da un soggetto terzo imparziale (il Mediatore) nella riorganizzazione delle relazioni familiari in presenza della volontà di separazione e/o di divorzio.

La mediazione civile e commerciale, invece, è l’attività svolta da un terzo imparziale e finalizzata ad assistere due o più soggetti nella ricerca di un accordo amichevole per la composizione di una lite. Entrambi i percorsi possono essere macroscopicamente individuati come metodi extragiudiziali di risoluzione dei conflitti, ma con profonde differenze tra loro. La mediazione familiare, infatti, risulta essere caratterizzata non solo dalla specificità del suo oggetto, ovvero la crisi di coppia e la risoluzione dei conflitti familiari, ma anche dal suo essere un percorso necessariamente volontario, su scelta esclusiva delle parti o consigliato dal Giudicante, ma Mai obbligato, ponendosi pertanto, più che come tecnica di risoluzione alternativa delle controversie, soprattutto come strumento finalizzato alla prevenzione e soluzione delle controversie nascenti in famiglia dalla crisi coniugale, non potendo Mai essere compiutamente alternativo rispetto al giudizio, che rimane pertanto una garanzia insopprimibile dei diritti indisponibili, per lo più oggetto di mediazione familiare 8diritto/dovere di essere genitore, doveri dei coniugi, diritto al mantenimento, diritto di visita, ecc…).

Ciò contrariamente alla mediazione civile e commerciale che, finalizzata alla conciliazione delle controversie insorgende nell’ambito dei diritti disponibili, possiamo ben individuare perfettamente all’interno delle ADR, essendone invero previsti vari modelli a seconda della soluzione che si intende percorrere (mediazione obbligatoria, volontaria, delegata, ecc..) e potendosi individuare compiutamente come tecnica alternativa di composizione del conflitto rispetto a quella giudiziale. La differenza dei contesti in cui si esprimono queste due forme di mediazione non deve però considerarsi come argomento per negare l’istituto conciliativo della mediazione familiare, ma conferma solo un rapporto che lega entrambe le mediazioni entro il circuito delle metodologie ADR: la nuova definizione del ruolo del legale e il fine che si propongono i due percorsi che infatti, lungi dall’essere antitetici, convergono in una prospettiva che si inscrive nella logica della responsabilità delle parti. E’ per questo motivo che oggi la figura del Mediatore familiare è spesso presente presso le sedi di molti organismi di mediazione civile e commerciale, tanto privati quanto predisposti dai Tribunali ordinari nazionali; ciò a dimostrazione della sempre più auspicata ricerca di soluzioni alternative al giudizio anche al fine di garantire una maggiore responsabilità dei confliggenti.
Avv

Avv. Valeria Muzi – Mediatrice familiare A.i.me.f. – P.zle Benito Juarez 10 – 00144 Roma – Cell. 3924325311 – muzivaleria@gmail.com – anche c/o ADR Intesa – sede Roma San Paolo – Via Tiberio Imperatore n. 5 – 145 – Roma
Tel. 06.86978885 – romasanpaolo@adrintesa.it

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