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Migranti: due navi ong nelle acque italiane, ok dalle autorità

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ANSA – ‘ prevista nelle prossime ore, sulla base di quanto previsto dal nuovo decreto, l’ispezione delle autorità italiane sulla nave Humanity 1 della ong ‘Sos Humanity’.

Durante l’ispezione saranno verificate le condizioni dei 179 naufraghi a bordo, per individuare fragili, donne e bambini, che saranno fatti sbarcare.

E’ in seguito previsto che la nave con le persone che invece non saranno fatte sbarcare dovrà poi lasciare le acque italiane in un tempo adeguato. E’ quanto si apprende da fonti del Viminale, secondo cui verranno avviate interlocuzioni con Paesi europei come la Francia, che nelle scorse ore si sono detti disponibili ad accogliere una quota di migranti.

“La nave Humanity 1 non andrà a Catania, non ha mai avuto intenzione di farlo. Non abbiamo ricevuto un luogo sicuro per sbarcare i 179 sopravvissuti a bordo. Siamo infatti entrati nelle acque territoriali ieri per trovare protezione dalle intemperie, dal vento e dalle onde alte. Ma l’abbiamo fatto solo dopo aver ottenuto il permesso dalle autorità del porto di Catania”. Lo ha fatto sapere la ong Sos Humanity. “Ieri sera, il capitano della Humanity 1 – sostiene la ong – ha ricevuto una lettera firmata dai ministri dell’Interno, Difesa e Infrastrutture, che vieta alla nave di rimanere nelle acque territoriali italiane per un periodo più lungo del ‘necessario per garantire operazioni di soccorso e assistenza a persone in condizioni di emergenza e in condizioni di salute precarie’. Ma tutti i 179 sopravvissuti a bordo sono persone salvate da un’emergenza in mare che, secondo il diritto internazionale, deve essere portato a terra in un luogo sicuro senza indugio. I sopravvissuti sono fuggiti dalla Libia, dove sono stati esposti a violazioni dei diritti umani come la tortura. In quanto rifugiati, sono in uno stato vulnerabile, alcuni di loro visibilmente traumatizzati: hanno bisogno di cure mediche e psicologiche”. 

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