Migranti, sono nove i bambini morti nelle ultime settimane. Freddo, fame e incendi a bordo: le storie delle vite spezzate
Almeno 9 piccoli, dai 0 ai 12 anni, deceduti durante la traversata verso l’Italia. Il caso del piccolo ivoriano morto per il freddo, i due ustionati dopo un’esplosione a bordo, la siriana Loujin di 4 anni per giorni sotto il sole senz’acqua
La mamma, una ragazzina di 19 anni originaria della Costa d’Avorio, ha spiegato che il suo bambino era nato già malato, che soffriva di problemi respiratori. Anche per questo aveva accelerato la traversata in Italia per farlo curare, mentre il papà era rimasto in Tunisia. Chissà se il neonato di appena 20 giorni sarebbe sopravvissuto se non avesse dovuto affrontare un viaggio in mezzo al mare su un barchino con altre 35 persone. Il medico che ha fatto la prima ispezione sul cadavere, ha stabilito che il piccolo è deceduto per ipotermia, per il troppo freddo. Un altro minore che non ce l’ha fatta, un altro migrante bambino o addirittura appena nato che non raggiungerà mai la salvezza. Solo nelle ultime settimane le cronache hanno raccontato almeno 9 storie, solo un tassello di una strage quotidiana. «È un continuo ricevere chiamate da parte delle forze dell’ordine per informarmi che ci sono cadaveri — è sconfortato il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino —. Mi sembra di assistere a un bollettino di guerra e ciò che mi preoccupa è che stia diventando una quotidianità, nell’indifferenza dell’Europa».
Secondo le stime del progetto «Missing Migrants» dell’Oim (l’Organizzazione internazionale delle migrazioni) nei primi 8 mesi di quest’anno sono 1.337 i migranti morti o dispersi nel Mediterraneo centrale, di questi 50 erano minorenni. Come Mael, 2 anni, e Alina, dieci mesi, morti bruciati nel rogo scoppiato sulla loro barca a causa delle «pessime condizioni del motore e per l’imperizia dei due scafisti» come ha stabilito la procura di Agrigento che ha fermato due senegalesi all’inizio di novembre. Dopo tre giorni di navigazione, la piccola imbarcazione che trasportava ganesi e ivoriani, si è fermata. Uno dei due scafisti nel tentativo maldestro di far ripartire il motore fuoribordo ha provocato delle scintille che hanno fatto esplodere le taniche di benzina a bordo. I due bambini sono stati investiti dalle fiamme, così come altri migranti, una donna è finita in mare ed è stata considerata dispersa.