Nassirya -Il 12 novembre del 2003 una cisterna forzò l’ingresso, esplose e fece 28 vittime fra militari e civili
Quando la morte arrivò addosso alla base Maestrale: ecco cosa successe a Nassiriya nel giorno più buio per la Forze Armate italiane dal dopoguerra. Il 12 novembre del 2003 un camion cisterna forzò l’ingresso, esplose e fece 28 vittime fra militari e civili. Erano le 10.40 ora locale e le 8.40 in Italia quando un’autocisterna forzò l’entrata della base Maestrale. A presidiare lo spot carabinieri italiani che operavano nella città di Nassiriya, in Iraq.
I due terroristi a bordo fecero esplodere una bomba e la deflagrazione, con un effetto domino, fece saltare in aria il deposito munizioni. Fu l’inferno: morirono in 28, 19 italiani e 9 iracheni. Fra gli italiani persero la vita 12 carabinieri, 5 militari dell’esercito e due civili, un cooperatore internazionale e un regista, Stefano Rolla, impegnato con la sua troupe nelle riprese di uno sceneggiato sulla ricostruzione del paese.
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