cronaca

Bimbo di 4 anni non respira, la mamma chiama aiuto e un pompiere lo salva

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TRENTO. “Come pompiere sono abituato a situazioni di questo tipo, ma era la prima volta che mi succedeva di soccorrere un bambino così piccolo: quando ha aperto gli occhi è stata una grande gioia”. Sono queste le parole di Antonio Diurno, il 25enne che nella mattinata di venerdì (16 dicembre) ha salvato un bimbo di soli 4 anni, colpito da una crisi respiratoria Pelugo. Il giovane, carpentiere e vigile del fuoco nel corpo di Lomaso, era impegnato insieme ad alcuni colleghi in lavori di carpenteria metallica verso le 9 e mezzo, quando ha sentito delle urla di aiuto.

“All’inizio – dice Diurno a il Dolomiti – pensavamo che qualcuno si fosse ferito nel cantiere, poi però abbiamo capito che le grida arrivavano da un’abitazione”. A chiedere aiuto era la madre del bambino, che a causa di un malore non stava più respirando. “Mi sono diretto verso la casa e una volta arrivato – continua il pompiere – ho visto subito il piccolo disteso a terra e, dopo aver appurato che il bambino non stava respirando, ho verificato che le vie aeree non fossero ostruite per poi dare il via alle manovre di rianimazione”.

Poco dopo, fortunatamente, il bimbo si è ripreso: “Nel frattempo uno dei miei colleghi aveva chiamato il 112 e sono quindi rimasto in contatto con loro. Quando il bambino ha riaperto gli occhi è stata una sensazione difficile da descrivere”. Dopo aver terminato le manovre, Diurno ha posizionato il piccolo nella posizione laterale di sicurezza in attesa dei sanitari, che sono arrivati poco dopo. A quel punto è scattata la corsa in ospedale, al Santa Chiara di Trento, dove il bambino è ancora ricoverato in Pediatria.

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