In Ucraina un’escalation implacabile fa sempre più vittime
Il missile russo che nel pomeriggio del 14 gennaio ha colpito un edificio residenziale a Dnipro, nell’est dell’Ucraina, ha provocato almeno trenta morti civili, un bilancio che continua a peggiorare con la scoperta di altri corpi sotto le macerie. Si tratta evidentemente di un crimine di guerra, perché nel quartiere non c’erano obiettivi legittimi.
Ma questo bombardamento dice molto anche su ciò che succede sul versante russo. Il missile usato ha il codice Kh-22: è un missile concepito per affondare una portaerei, un’arma di precisione lanciata da un aereo a centinaia di chilometri di distanza che non avrebbe avuto alcun motivo di essere usata per colpire quell’obiettivo.
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