L’effetto della mancata conferma dei 582 interinali del Viminale: prefetture in tilt su decreto flussi e lavoro nero.
Lo stato di salute della Pubblica amministrazione? Quanto sta accadendo nelle prefetture aiuta a farsi un’idea. Dall’emersione del lavoro nero avviata nel 2020 al decreto flussi 2021 per l’ingresso di lavoratori stranieri, l’arretrato è enorme. Parliamo di decine di migliaia di domande ancora in sospeso che rischiano di incagliarsi definitivamente, moltiplicando ricorsi e risarcimenti dopo che i 582 interinali in forza agli uffici prefettizi sono stati lasciati a casa il primo gennaio 2023.
Assunti a inizio 2021 e già prorogati quattro volte a causa della strutturale carenza d’organico, fino all’ultimo hanno contato su una soluzione. Del resto, li rassicuravano dipendenti e funzionari delle prefetture, “il Viminale è famoso per essere “il ministero dell’ultimo secondo“”. Stavolta è andata diversamente. E non si tratta solo del destino degli ennesimi precari sedotti, formati e abbandonati dalla Pubblica amministrazione.
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