Legge di Bilancio 2023 – Approvata dal Consiglio dei ministri il 21 novembre scorso e pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Alcuni importanti provvedimenti
LIA ALBONICO
Riduzione del cuneo fiscale: confermato al 2% (come è ora) per i lavoratori già beneficiari.
- portata al 3% per le categorie di lavoratori definite fragili: con reddito fino a 25mila euro.
Pensioni: accesso alla pensione anticipata al raggiungimento di almeno 62 anni d’età e di un’anzianità contributiva minima di 41 anni.
Chi vi aderisce non potrà prendere una pensione superiore a 5 volte la minima fino a maturazione dei requisiti per la pensione ordinaria:
- aumento fisso a 600 euro per le pensioni minime degli over 75, solo per l’anno 2023.
Flat tax: introduzione, per esercenti attività d’impresa, arti o professioni diversi da quelli che applicano il regime forfettario, la possibilità di applicare una flat tax incrementale al 15% con una franchigia del 5% e un tetto massimo di 40.000 euro.
Incentivi assunzioni: agevolazioni alle assunzioni a tempo indeterminato con decontribuzione fino a 8 mila euro per assumere giovani, donne e percettori del reddito di cittadinanza. L’incentivo vale anche per le trasformazioni dei contratti da tempo determinato a indeterminato.
Reddito di cittadinanza: per il 2023 previsto un periodo “ponte”; i cittadini “occupabili” (con età dai 18 ai 59 anni) abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d’età, riceveranno il reddito solo per 7 mensilità. Durante questo periodo dovranno frequentare per almeno sei mesi un corso di formazione o riqualificazione professionale. In mancanza della partecipazione a questo corso si decade dal sussidio.
Tetto al contante: dal 1° gennaio 2023 la soglia passa da 1.000 a 5.000 euro.
Assegno unico: l’importo è maggiorato del 50% per il primo anno. Per le famiglie con 3 o più figli e ISEE fino a 40mila euro sarà maggiorato di un ulteriore 50%.
Multe: per lo stralcio automatico delle cartelle sotto i 1.000 euro, saranno gli enti locali a decidere se procedere o meno alla cancellazione dell’imposta dovuta. L’annullamento automatico delle cartelle fino a 1.000 euro sarà limitato alle somme dovute a titolo di interessi per ritardata iscrizione a ruolo, sanzioni e interessi di mora.
Fisco: dal 31 marzo 2023 prevista la cancellazione delle cartelle fino al 2015, con importo inferiore a 1.000 euro. Contemplata anche la rateizzazione (fino a 5 anni) dei pagamenti fiscali non effettuati nel 2022 senza aggravio di sanzioni e interessi per chi, causa l’emergenza sanitaria, caro bollette e difficoltà economiche, non ha corrisposto le tasse.
- prevista una sanzione pari al 3% sui debiti del biennio 2019-2020
- rateizzazione dei debiti fiscali di federazioni e società sportive, che possono essere pagati in sessanta rate di cui tre entro la fine dell’anno e le altre a decorrere da gennaio 2023 con una maggiorazione del 3%.