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Concerti a Roma fino al 22 febbraio: da Salis & Zanchini a Kruger, Donà, Pilar, Rosa, Lauro, Michisanti, Sticky Bones, Tallini & Piana…

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Se n’è andato nel lontano 1999 il pianista francese Michel Petrucciani, uno dei grandi solisti del jazz europeo, un padre chitarrista e un nonno napoletano. Soffriva di osteogenesi imperfetta, malattia genetica anche nota come sindrome delle ossa di cristallo, era alto un metro ma questo problema non gli impedì di diventare un musicista geniale e in grado di emozionare le platee con una grande tecnica e una straordinaria energia, e ebbe una grande carriera, incise splendidi album, una cinquantina, fu amato da un mare di appassionati, registrò il suo primo album quando aveva 15 anni insieme al batterista Kenny Clarke e fu sepolto al cimitero parigino di Père-Lachaise, accanto alla tomba di Fryderyk Chopin. Il pianista Emanuele Rizzo, in trio con Giuseppe Civiletti al contrabasso e Giampaolo Scatozza alla batteria, gli rende omaggio.

il messaggero

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