Cassazione: anche il cellulare è un’arma impropria
Un cellulare, usato come corpo contundente, può far scattare l’aggravante dell’arma impropria. Lo ha ribadito la quinta sezione penale della Cassazione (con sentenza n. 7385/2023 sotto allegata), accogliendo il ricorso del procuratore generale contro la sentenza di non doversi procedere, nei confronti di un uomo imputato del reato di cui all’art. 582 c.p., per intervenuta remissione di querela.
Per il PG, nel capo di imputazione risultava contestata in fatto la circostanza aggravante dell’arma impropria – ossia il telefono cellulare scagliato contro la persona offesa – il che rendeva il reato perseguibile di ufficio.
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