Convivenza more uxorio? Non c’è obbligo di coabitazione
Nella convivenza di fatto more uxorio, a differenza del matrimonio, la scelta di coabitare è libera e non consegue ad un obbligo giuridico. Lo ha ribadito la Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 6810/2023 (sotto allegata).
La vicenda in esame riguardava una coppia non sposata con due figlie minori che entrambi chiedevano venissero collocate presso ciascun genitore. In appello, la Corte di Brescia, riformando la decisione del giudice di prime cure previa conferma dell’affidamento condiviso delle figlie ad entrambi i genitori, stabiliva il collocamento prevalente delle figlie presso la madre, alla quale era stata assegnata la casa familiare. Inoltre, poneva a carico del padre un assegno di mantenimento per ciascuna figlia.
L’uomo ricorreva per Cassazione, contro la statuizione dell’assegnazione della casa familiare e la collocazione prevalente, ma per gli Ermellini la decisione d’appello è corretta.
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